martedì 30 settembre 2008

Distanze.

Ci sono degli attimi che nella vita sembrano contare particolarmente tanto, spesso perchè avvertiti come punti focali di un percorso a tappe. E di certo ne rappresentano un po' l'estrema divisione in segmenti, con il loro carico di arbitraria scelta che sfrangia l'albero delle possibilità.

E così, in questo momento così gravido di conseguenze, avverto con lucido livore lo scarto temporale che la vita compie, la tettonica personale che scuote le fondamenta e distrugge e crea, trasformando ciò che è stato in ciò che sarà.

Un inizio, e speriamo che sia di quelli migliori. Ne abbiamo proprio bisogno.

Ci si risente al più presto, a migliaia di kilometri da qui.

martedì 23 settembre 2008

Strani giorni.

No, non sono completamente sparito.

Semplicemente ogni volta che devo scrivere qualche cosa è così minima e ridicola che preferisco usare Twitter.

E poi, si tratta di un periodo delicato e molto, molto teso: un mese di transizione in cui si chiude la mia quinquennale esperienza di studente a Catania, con tutto ciò che questa città si porta con sè.

Un bel cambiamento, insomma.

Perchè mi sposto a Cambridge, a cercare fortuna in una terra che dovrebbe rivelarsi meno oscura e intricata di questa.

E quindi sono proprio strani giorni, in bilico tra la vertigine del cambiamento e e la tristezza della nostalgia.

sabato 13 settembre 2008

Forza d'animo.

Non tutte le persone riescono a reagire con solidità agli inconvenienti che la vita, da beffarda burlona, si diverte a scagliarci contro. 


Da parte mia, posso dire di aver sviluppato (o ereditato, questo ancora non l'ho compreso pienamente) un saldo ottimismo, che mi consente di adoperarmi con tutti i mezzi a mia disposizione per raggiungere gli obiettivi che mi pongo.

Ma quando la dose di ottimismo non basta più, specialmente perchè magari è da dividere tra più persone, quando non faccio che domandarmi perchè il resto del mondo ha smesso di essere razionale e precipita in una spirale di autocommiserazione e autodistruzione, quando avrei voglia di tagliare ogni mezzo di comunicazione e rinchiudermi in una stanza da solo con un libro, ecco si tratta di quei momenti in cui mi dico che forse, in fin dei conti, occorre moltiplicare l'ottimismo e distribuirlo a chi ne ha bisogno.

Forse l'amore è un po' anche questo: accrescere le proprie qualità regalandole all'altro, magari diluendo i propri difetti tra i sorrisi.

Speriamo bene, chè sono fiducioso.

lunedì 8 settembre 2008

Meglio di Lost.

Settembre: il palinsesto televisivo presenta le succulente novità di stagione, ma soprattutto ritorna una trasmissione a me graditissima.


Da stasera, ogni lunedì su RaiTre: meglio di un film horror, più angosciante di una fiction televisiva, più avvincente di qualunque creatività hollywoodiana... 

lunedì 1 settembre 2008

Variabile non definita.

Una piacevola chiacchierata a cena scatena la riflessione che la mia settimana
esplorativa a Cambridge è ormai finita: il lavoro è stato parecchio e, come
sempre in questi casi, sarebbero serviti dei giorni in più per concludere in
maniera soddisfacente quanto iniziato.

Il pensiero di tornare a casa mi risuona in mente, ma ancora più profonda è la
riflessione sul concetto stesso di "casa". Per la prima volta nella mia vita
questa parola non ha un significato ben preciso: la fine della vita
universitaria, la laurea, la necessità di andare via, la scelta di un cammino da
intraprendere, tutti fattori che concorrono a mescolare le carte e rendono i
prossimi mesi incerti, sconosciuti.

E' una variabile non definita, un evento che in informatica può costare molto caro e a volte far interrompere un intero programma. Ma allo stesso modo è uno degli strumenti più potenti per aggiungere versatilità ai propri programmi, permettendo di reagire in maniera opportuna alle variazioni dell'ambiente operativo.

Si tratta quasi di una vertigine, una smisurata altezza proprio dinanzi ai miei piedi: una
sensazione inebriante ma al contempo piuttosto destabilizzante. Di sicuro è un
periodo difficile da gestire, sia interiormente che con gli altri, e le prime
avvisaglie sono parecchio complicate da sostenere.

A volte mi viene davvero la voglia di smettere di lottare, di andare avanti con
velocità e forza, di inseguire un sogno dietro l'altro. Ma è solo un attimo,
perchè le energie non mancano, la pazienza è tanta e piano piano, anche di
fronte a chi forse non riesce a credere che sia possibile, si riesce ad ottenere
un successo dietro l'altro.

In ogni caso, è un periodo delicato e cruciale: ma questo non deve diventare nè
un mantra da ripetere per ottenere sicurezza, nè una scusa dietro cui
nascondersi.

Poi però c'è una sera come questa, acuita dalla pioggia scrosciante sulle
finestre e dalla distanza più emotiva che fisica, e davvero si trema sin dalle
fondamenta. Le scelte più facili sembrano le più difficili, le incomprensioni si
moltiplicano e i sacrifici fatti hanno un sapore più amaro.

Stringo i denti, passerà...o no?