venerdì 28 dicembre 2007

Starbucks in Italia? No, grazie!

Il britannico Financial Times riporta la recente rinuncia della multinazionale americana del caffè Starbucks al mercato italiano (qui la notizia dal Corriere).

Il motivo è semplice: sarebbe impossibile competere con i bassi costi dell'espresso al bar e con la velocità con cui noi italiani pretendiamo il servizio della tazzina fumante dal nostro barista di fiducia.

E, aggiungo io, semplicemente non so cosa farmene di quasi mezzo litro di brodaglia scura e bollente, quando tutto quello che mi serve tra una lezione universitaria e un'altra è semplicemente la mia minuscola, ma essenziale, dose di gustosissima caffeina.

Senza zucchero, è ovvio.

[UPDATE: E pensare che c'è qualcuno che non è della mia opinione... e magari sarebbe anche interessato ad una petizione online per portare il marchio della sirena nel Belpaese.]

10 commenti:

Anonimo ha detto...

A me piacerebbe se ci fosse, visto che non sopporto il caffè, lo bevo solo se strettamente necessario e meno sa di caffè e meglio è!!
:D

4nT0 ha detto...

> tutto quello che mi serve tra una lezione universitaria e un'altra è semplicemente la mia minuscola, ma essenziale, dose di gustosissima caffeina.

Caffeina assunta attraverso un espresso più corto possibile, la precisazione mi pare doverosa. In ogni caso ti straquoto: anch'io non ne posso fare a meno e solo in estate riesco a decaffeinizzarmi, anche se non del tutto! :)

Almostviola ha detto...

Io gradirei Starbucks perché mi piacerebbe prendermi un bel Caramal macchiato al posto dell'espresso insieme ad un enorme cookie...
Inoltre la quantità di caffeinà che c'è nel mezzo litro di brodaglia scura è superiore a quella dell'espresso ristretto, anche se non ne ha lo stesso profumo, nè quella gustosa schiuma di quando è appena fatto.

Lieve ha detto...

Premesso che la caffeina è la mia droga e che non posso tollerare le brodaglie che servono negli altri paesi sotto il nome di caffè, devo comunque ammettere che, quando stavo all'estero, mi sono affezionata allo starbacks...
Prendevo uno short cafè con panna (o come cavolo si chiamava) e cercavo di dimenticare che il vero caffè ha un altro sapore, poi però passavo anche interi pomeriggi lì a studiare...era l'ambiente che mi piaceva...Ma concordo sul fatto che aprirne uno in italia sarebbe un investimento fallimentare...

Anonimo ha detto...

Se ci fosse nn sarebbe un male. se nn ti piace mica ti ci mandano per forza, ma almeno uno che gradisce un cappuccino da mezzo litro se lo puo' bere senza dover andare a londra o parigi o che ne so dove.
Un pò di libertà di scelta no eh? un pò di apertura mentale nemmeno?

maelstrom ha detto...

Ma infatti sono ben conscio delle opinioni diverse dalla mia e ho anche segnalato il sito della petizione online per portare Starbucks in Italia... a volte basta leggere con attenzione e scoprire che l'apertura mentale è già lì, pronta da assaporare..

un saluto

Anonimo ha detto...

ma io vorrei sapere chi è sto deficente ceh no nvuole starbucks, con tutte le schifezze che ci sono in questa italia de piffero (per non dire altro) xkè cavolo non possiamo avere starbucks?? ma state benee?? ma svegliatevi vi prego, che siete tutti quanti ignoranti!!!!

Anonimo ha detto...

a me quei beveroni col latte ghiacciato e panna fanno venire delle scariche di diarrea cosmiche.. beato chu se li può gustare senza conseguenze..mah..

Anonimo ha detto...

ma che sfigato! non capisci un cazzo... tipico italiano chiusissimo che non può fare a meno delle sue abitudini di merda...
1) da starbucks c'è una scelta amplissima
2)da starbucks se ti prendi qualcosa puoi tranquillamente stare lì tutto il giorno che nessuno ti dice nulla, mentre in un qualsivoglia bar italiano ti cacciano via a calci
3)in italia non ho mai visto nessun bar che ti permette la connessione wi-fi gratuita (a dire il vero neanche uno che te la da a pagamento)
4) sebbene sia una futile motivazione... a chi non puiacciono le city mugs? e chi non la vorrebbe con la propria città??

Anonimo ha detto...

Perche non:)