mercoledì 8 agosto 2007

Qoelet

Q è un libro meraviglioso. Punto.

Scritto da Luther Blissett. Uno diventa figo già soltanto se sa qualcosa riguardo Luther Blissett, figuriamoci poi se legge questa loro magnifica opera.

Dopo le prime 100 pagine, molto ostiche e che mi hanno messo davvero a dura prova, si dipana una storia davvero avvincente nell'Europa della riforma luterana, degli anabattisti, della comune di Münster, della Controriforma e del Sant'Uffizio.

Per 644 pagine, per l'esattezza. Divorate, letteralmente.

Un uomo e il suo nemico si inseguono per 30 anni attraverso le vicende storiche di quei tumultuosi anni, con intrighi, rivolte, guerre, assassini, spie, mercanti e contrabbandieri.

Più andrete avanti, più avrete voglia di capire cosa succede.

Certo, a me i romanzi storici piacciono: ma in realtà questo è geniale, perchè racconta la storia "vera" con dei retroscena che magari non sono mai esistiti.

O forse sì.

Ci sarebbero migliaia di parole da spendere su questo capolavoro, ma forse le migliori che ho trovato sono queste: "Un libro per capire, soprattutto, che niente è cambiato. In gioco c'è sempre il potere in tutte le sue forme. La lotta, sempre persa è per restare liberi. Ma lottare per essere liberi, non è mai perdere."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma in che lingua l'hai letto?
:)

maelstrom ha detto...

Beh, in Italiano.

Gli autori sono italiani, quindi è doveroso leggerlo in italiano... eheh...

Comunque non te lo consiglio: per la tua politica di "lettura parallela" non si addice molto... però ne vale la pena.

Davvero.