martedì 6 maggio 2008

Figli di buona famiglia.

Gianfranco Fini asserisce che bruciare una bandiera di Israele è più grave che ammazzare a botte un ragazzo perchè si è rifiutato di offrire una sigaretta.

Stiamo parlando del presidente della Camera della Repubblica Italiana. Che, tra l'altro, era contro Israele e adesso sta cercando di ripulire la propria immagine, forse eccessivamente.

Non so, mi sembra il tipico caso in cui o l'intelligenza difetta oppure è invece così acuta da operare un complesso calcolo politico sul ritorno d'immagine delle proprie affermazioni, che senza dubbio galvanizzeranno qualche altro stuolo di fascistelli esaltati.

E in realtà si tratta di un fenomeno che osservo giorno dopo giorno con i miei occhi, anche qui a Catania: ragazzi di ottima famiglia, cresciuti e sostenuti da una militanza nella destra locale, che si imbevono di miti nazionalistici, mandano a memoria formule del Ventennio e tifano per la squadra di calcio locale in maniera accorata, magari ultrà.

E, se c'è il caso di fare un po' a pugni, non è mai un dramma ed è anzi un bell'evento da commentare insieme dopo, in una valutazione ai punti dell'incontro.

Forse è il caso di iniziare a riflettere, su questo malessere della società che si annida nei giovani.

A partire dalla morte di questo povero ragazzo, massacrato. Cinque contro uno. Cinque bravi ragazzi. Di buona famiglia. Per una sigaretta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per una volta concordo in pieno col tuo pensiero...e per una volta lascio un commento sul tuo blog :-D

ciao a tutti. Alberto

Almostviola ha detto...

Adesso si è scoperto che l'aggressione è avvenuta perché uno dei tre ragazzi presi di mira aveva il codino...e che questa stessa banda di animali offendeva, provocava e aggrediva ragazzi che uscivano dai centri sociali o che semplicemente erano diversi da loro....
Che schifo...tra le formule del ventennio c'è anche la parola ONORE...e c'è onore nel picchiare a morte qualcuno???

Gloriett@ ha detto...

D'accordo quasi su tutto... ci penserei un attimo, però, prima di dipingere come "santi" i frequentatori dei centri sociali... il problema, non è l'estremismo di destra o quello di sinistra, ma la totale mancanza di valori che appartiene alla nostra generazione... e questi sono i risultati!

maelstrom ha detto...

Ma qui non si santificano i ragazzi dei centri sociali, mi sembra che la violenza sia da condannare in ogni caso: e questo è un evidente caso in cui deve essere condannata.

Altrimenti finiremmo nella spirale tipicamente italiana del "se lo fanno anche gli altri allora è giusto che lo faccio anch'io"...no?