Catania Jazz Marathon & Improvvisatore Involontario
Splendido appuntamento di CataniaJazz: la Catania Jazz Marathon ha riunito al Teatro Ambasciatori l'elite della scena jazzistica siciliana per una due giorni memorabile, di cui, purtroppo, ho perso la seconda serata.
Si va insieme ad AlmostViola all'Ambasciatori, in cui per fortuna non valgono i posti numerati e ci possiamo accomodare nelle primissime file, per goderci appieno la musica e gli artisti. Il teatro è semivuoto, con nostro sommo sbigottimento.
Se per la lineup dell'evento vi rimando al sito della rassegna, vorrei invece parlarvi di una sorpresa piacevolissima, di una scoperta davvero inaspettata: il chitarrista Paolo Sorge e lo sfrenato batterista Francesco Cusa hanno dato vita ad una musica incredibilmente sorprendente, che nasce dai temi jazzistici più classici ma si muove con ingegnosa improvvisazione sui binari dello sperimentalismo più innovativo.
I due fanno parte di Improvvisatore Involontario, un collettivo artistico-etichetta indipendente di cui lessi qualche mese fa su Blow Up e che adesso ho ritrovato di persona con notevole e gradevole sorpresa.
Fondato a Catania dal vulcanico Cusa insieme a Sorge, nell’arco di pochi anni di attività l’associazione può vantare oramai una quarantina di iscritti sparsi in Italia e all’estero, prevalentemente musicisti, ma anche artisti visivi, designer, scrittori. Improvvisatore Involontario è anche un’etichetta discografica che si va affermando tra le più vivaci realtà della scena jazz indipendente italiana; una factory produttiva capace di ideare musica, oggetti di design, video d’animazione, rassegne musicali e reading poetici. Da segnalare anche la collaborazione con il collettivo letterario Wu Ming.
Insomma, un'entità artistica tutta siciliana da tenere d'occhio.
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