Equilibrio cercasi
Dopo un sereno e lineare viaggio iniziato nel cuore della notte, sono arrivato in Italia: il volo delle 6 mi ha permesso di riposare sia andando verso l'aeroporto che sull'aereo, difatti il rombo incessante dei rumori non ha potuto contrastare lo stato di catalessi dovuto alle misere tre ore di sonno che avevo accumulato.
E così, eccomi di nuovo a casa: ma stavolta c'è una sensazione nuova, ed è come se per la prima volta sia in vacanza dentro la mia casa.
Forse è dovuto al fatto che ho lasciato tutte le mie cose a Cambridge, forse al fatto che mentre lì mi tengo occupato con il lavoro qui invece il ritmo diventa blando, lento e docile. In ogni caso, la mente vive questa nuovissima sensazione e la trovo vertiginosa in maniera eccitante, quasi vitalmente necessaria.
Ma in tutto questo, mi sento colpevolmente diviso a metà, come una molecola scissa nei suoi componenti elementari.
In questi giorni occorre cercare equilibrio, e trovarlo alla svelta.
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