Metternich aveva ragione
«La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle."
Questo scriveva lo statista austriaco del XIX secolo Klemens von Metternich a proposito dell'Italia e della sua complessa realtà di divisione politica.
L'Italia venne poi unita qualche decennio più tardi, ma è difficile riconoscere oggi uno dei paesi più avanzati del mondo, un'economia nel G8 mondiale, una terra che ha dato tantissimo all'arte e che sprigiona ancora oggi creatività e intelligenza, sebbene solamente in sparute porzioni del tessuto sociale.
Tantissimi e innumerevoli i colpi inferti in questi giorni al Belpaese:
- l'emergenza rifiuti in Campania che non accenna a risolversi, con cumuli di immondizia in giro per le strade italiana alla ricerca di una onorevole sepoltura
- il presidente della Regione Siciliana Cuffaro condannato a 5 anni per favoreggiamento e rivelazioni di segreto di ufficio che esulta perchè non è stata provato il suo favoreggiamento alla mafia
- l'annosa diatriba tra il Ministero della Giustizia Mastella e i magistrati che attaccano il suo potere familiare e ne arrestano la moglie
- la spaccatura sulla libertà d'espressione nata a causa della mancata visita del Papa alla Sapienza
- l'ennesimo attacco di Bagnasco e della CEI alla laicità dello Stato e contro la legge 194
E infine, Mastella, sempre lui, che stacca la spina al governo in un motu proprio che rischia di scatenare le elezioni anticipate con una legge elettorale scandalosamente sbagliata, imperfetta, foriera di futuri problemi.
In tutto questo, mi sono fermato un attimo a pensare a che fine ha fatto la coscienza dei cittadini, a cosa pensa la gente, se riesce ancora ad indignarsi per quanto accade in luoghi spesso lontati dai loro particolarissimi interessi ma che ugualmente influenza alla fine la vita di tutti.
E penso che nulla cambierà, che continuamente l'Italia continuerà ad essere un'espressione geografica. Il futuro dovrebbe essere nelle nostre mani, ma penso di appartenere ad una sparuta minoranza, vessata da una solita becera maggioranza a cui il freddo calcolo opportunistico del clientelismo non fa che chiudere gli occhi, regredire gli intelletti, anestetizzare le coscienze.
4 commenti:
penso ci sia stata mediamente più indignazione per la bolla del Grande Fratello con quei tre dentro a Ponte Milvio distrutta dagli estremisti di destra...molti si saranno preoccupati pensando "e adesso che fanno, lo sospendono? e io cosa guardo e di cosa parlo per i prossimi tre mesi?"
E intanto Cuffaro mangia e offre cannoli alla faccia nostra...certo, con 5 anni gli è andata di lusso!
Dire che schifo è riduttivo...
Eppure io ho da giorni un senso di nausea incredibile. Possibile che gli italiani non abbiano un moto di orgoglio e mandino tutta questa gentaglia a casa? Lo hanno avuto solo con craxi e le monetine?
Sparuta no, dai. Siamo una nutrita minoranza.
(comunque non capisco come si possa votare per Mastella e uscire dai seggi con la coscienza a posto)
Visto che si prospettano le elezioni anticipate, speriamo di essere una sparuta maggioranza, altrimenti la vedo brutta...
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