venerdì 2 novembre 2007

Amarcord

A volte è necessario fermarsi un attimo e voltare lo sguardo, per ammirare quanta strada si è già fatta ed evitare di scoraggiarsi al pensiero del lunghissimo percorso che ancora ci attende nella vita.

In momenti come questi è molto bello osservare piccoli dettagli, regalati magari da una foto, un ricordo, una parola.

Ed è ancora più bello se si tratta di un momento di gruppo, da condividere con persone con le quali si è iniziata tempo addietro una splendida avventura e con cui magari adesso non si scambiano più tante parole, non si commentano più certe emozioni; ma comunque resta una sintonia di fondo, oltre la patina di abitudini diverse che sembra renderci estranei l'un l'altro e che invece, se scalfita, rivela ancora la voglia di passare del tempo insieme a parlare, stavolta, più del passato che del futuro.

Quante cose che abbiamo vissuto, quanti dolori, quante gioie, quanti appuntamenti ricorrenti in cui riscoprirsi meno estranei tra altri estranei.

E dire che tutto questo è nato da una semplice giornata, un esame, un concorso, un caso.

Per un istante, ho visto da qui a 20 anni, e tanti stimati professionisti che ancora si incontrano e rievocano dettagli ridicoli, e le risate che insieme facemmo continueranno a risuonare ovunque ci troveremo.

Un senso di appartenenza che raramente ho vissuto.

1 commenti:

maelstrom ha detto...

Che dire. Ci speravo in un tuo commento, e sapevo che sarebbe stato ottimo complemento e chiosa finale del mio post.

Certe amicizie nate in questi anni sono destinate a durare a lungo, almeno fino a quelle dei nostri figli.