sabato 22 novembre 2008

Sguardi aerei.

Con una serenità quasi compassata ho passato la giornata tra treno, aereo e macchina per arrivare nella piovosa Sicilia dalla gelata Cambridge.L'eccitazione tipica del viaggio si sente ormai meno e piccoli accorgimenti aiutano a rendere la giornata di viaggio meno pesante e più serena.

Minuscole gocce di esperienza si accumulano.

Però quando l'aereo si è avvicinato a Catania e ho in un attimo riconosciuto la via Etnea illuminata a giorno, i quartieri della città, la costa verso Acireale, ecco in quel momento tutta l'enormità dei momenti stupendi passati a Catania si è subita resa palese.

Quante cose che ho disseminato per questa città, quanti piccoli dettagli che scatenano viaggi nella memoria degni del miglior Proust.

E adesso, eccomi a casa: è così bello sapere che ovunque vai, ovunque ti trovi, esiste sempre e comunque un posto dove puoi sentirti a casa.

E io ne ho persino più di uno.

1 commenti:

SunOfYork ha detto...

beato te, io dovrei averne più d'uno ma alla fine non ne ho nessuno. mi sento a casa solo sui mezzi di trasporto, mai tra quattro mura

sun