sabato 16 febbraio 2008

Sarah Jane Morris @ Metropolitan

CataniaJazz riprende i suoi appuntamenti in questo 2008 con un concerto per me parecchio strano: Sarah Jane Morris al Metropolitan.

Beh, io non sapevo chi fosse.

Ho letto distrattamente la presentazione sul sito della rassegna e sinceramente non sono riuscito a farmi un'idea chiara di questa donna dai capelli corposi e corvini, ma l'abbonamento impone dei lievi obblighi e così si va insieme a teatro, la sera prima di un fastidioso esame.

Apre il concerto una giovane cantautrice salentina, tale Agnese Manganaro: la ragazza, che si autodescrive come "una pralina ripiena di bossa nova con pezzetti di jazz e ricoperta da pop fuso", ha una voce davvero portentosa, che riesce a dominare molto sapientemente e con perizia notevole. Immediato l'accostamento con miti del calibro di Feist, Spektor o dell'astro nascente Brisa Rochè (che, tra l'altro, vi consiglio caldamente).

Personalmente ho trovato le canzoni piuttosto deboli, specialmente in confronto alla splendida voce: anche i testi mi sono sembrati un po' mielosi, da amante degli Interpol e dei Joy Division non posso che storcere un po' la bocca di fronte a versi un po' troppo gioiosi.

Ad ogni modo, ha fatto piacere.

Finalmente ecco la star: arriva sul palco una donna dalle sembianze di strega, gonna lunga nera ed ampia con stivali imponenti. Inizia a cantare e non odo alle mie orecchie: ha una voce praticamente da uomo nero, così bassa che sembra stia vibrando l'intero teatro.

Insomma, un'estensione vocale davvero impressionante, insieme ad una presenza scenica assolutamente geniale: Sarah corre, scalcia, si agita, suda e impreca e trasmette al pubblico una tale elettricità che verso la fine del concerto intere frange del popolo di coppie di cinquantenni che occupano le prime costosissime poltrone si alzano e improvvisano un piccolo party.

Si vede che è uno squisito e scatenato animale da palcoscenico, una cantante di mestiere che non ha alcun dubbio su come scaldare il pubblico, su come rendere incredibile una performance.

Anche qui però non ho gradito moltissimo le canzoni e gli arrangiamenti: la band era composta da 2 chitarre, un basso e una batteria e i musicisti, seppur molto bravi, erano un po' sballottati tra assoli metal, bassi pop e schitarrate acustiche un po' country. Difatti sono state particolarmente gradite la cover di "Toxic" con tanto di "Excuse me, Britney!" finale e la stupenda "The blower's daughter" di Damien Rice, eseguita con una voce da brividi.

Ancora una volta, un'occasione gradevole, in cui mi sono divertito sebbene non conoscessi nemmeno una nota della produzione della Morris.

La morale è chiara: non si rifiuta mai un concerto solo perchè l'artista è sconosciuto.

12 commenti:

Almostviola ha detto...

Eh, ci ha anche cantato The blower's daughter...ma non è che l'avevi richiesta tu?
E dillo che volevi unirti ai cinquantenni delle prime file...per poco non partiva il trenino!
In ogni caso vorrei precisare che NON ha in alcun modo imprecato...ok, parlava in inglese, ma non ha imprecato. Neanche in inglese!

Mushin ha detto...

bello, bello. Anche io non avevo idea di chi fosse!

Anonimo ha detto...

una volta tanto una morale che mi piace :)

bella la rece di amen un po' più su, io continuo a non trovare il tempo per ascoltarlo aaarrgghh

Anonimo ha detto...

Ciao,
ho linkato la tua recensione in un articolo che ho pubblicato nel sito di Catania Jazz, grazie per il tuo interesse e a presto.

Daniele

Unknown ha detto...

Ero fra le prime file (in seconda) ma sono tutt'altro che un 50enne. Ho 26 anni, ed ho solo avuto la fortuna di fare l'abbonamento in tempo per trovare dei posti ottimi.

Quanto al concerto...nemmeno io conoscevo una sola canzone della Morris ma è difficile non restare affascinati dall'energia, dalla passione, dalla voce della cantante.

Ne approfitto per linkare la galleria fotografica dell'evento

Set Fotografico

maelstrom ha detto...

Che fortuna che hai avuto, noi siamo in 24esima fila :-(

Però è vero che di solito davanti ci stanno i (facoltosi) signori... eheh

Unknown ha detto...

beh si, un po' di fortuna l'ho avuta :D

So benissimo che i facoltosi son sempre lì, e mi ricordo ancora le facce che facevano quando per il concerto della Nannini dalle ultime file siamo andati tutti a ballare sotto il palco :D

Anonimo ha detto...

Dio mio! Ma come si fa a non conoscere Sarah Jane Morris e a pretendere di "sproloquiare" (come ho letto nel profilo) di musica?!? Un'artista che ha cantato insieme a tutti i big del panorama musicale, a 360°. Amata dai jazzisti, adorata da chi suona rock e pop. Praticamente da tutti. Voce unica al mondo, promossa a pieni voti da sempre, anche dai migliori cantanti lirici. Tu non la conosci e ti permetti di criticare i suoi musicisti? Mah! C'è proprio di tutto in Internet...

maelstrom ha detto...

Non ho mai detto di conoscere l'intero panorama musicale, così come ho sottolineato fin dalle prime battute del post, e mi sembra che comunque dal post risalti la mia approvazione del concerto, che mi è piaciuto abbastanza.

E poi mi sembra che raccontare la propria esperienza non sia affatto qualcosa che abbia bisogno di un permesso, e se non ti piace questa libertà penso che dovresti tenerti lontano, da Internet...

:D

Almostviola ha detto...

Su Internet c'è proprio di tutto: c'è anche chi fa dei veri e propri raid critici sui blog sparando a zero, usando toni esagerati, non aveendo però nemmeno il coraggio di firmarsi.
"chi di musica ne capisce"...sarà pure così, ma sei tu a definirti in questo modo. Credimi, di Internet, blog ed educazione non capisci nulla!

Anonimo ha detto...

Ahahahah obiettivo raggiunto :-) Come siete scontati...però apprezzo lo spirito di squadra.
Io di educazione capisco fin troppo, per questo non rispondo a ciò che ha detto la ragazzina.

maelstrom ha detto...

Sei così educato che hai fatto pure a meno di presentarti, e questo qualifica piuttosto precisamente la validità delle tue parole.

Bah, non sarò certo io a convincerti a trovarti un altro passatempo. Continua pure.