martedì 13 marzo 2007

L'italiano questo sconosciuto

E' una grande lezione di filosofia, quella che ci consegna Michel de Montaigne nel XV secolo, ed ha a che fare con il relativismo.

Chi è diverso da noi non è un barbaro, selvaggio nemico da combattere, ma invece rivela un intero mondo da scoprire.

Questo fecondo principio, adesso si chiama relativismo.

Beh, sembra quasi che Matt Groening, o forse soltato gli sceneggiatori e i doppiatori dei Simpson, non abbiano ben capito che occorre sforzarsi di comprendere chi ci è diverso.

Da uno accorato richiamo di inkiostro, ecco due frammenti di due puntate della diciassettesima serie dei Simpson che coinvolgono il nostro paese, massacrano la nostra lingua e ci umiliano in un trionfo di stereotipi.








Ma non sono soltanto gli ottimi Simpson, a prendersi giuoco di noi.

Sicuramente qualcuno di voi conosce "Celebrity Deathmatch", la trasmissione di MTV in cui celebrità di plastilina si fronteggiano sanguinosamente sul ring, senza esclusioni di colpi.

Orbene, in una puntata c'è stato il cortese scontro tra Roberto Benigni e Benito Mussolini.

Ed ho capito che per gli americani l'italiano e lo spagnolo non hanno alcuna differenza.




A mio parere, è abbastanza triste ed umiliante.

Da questo momento, mi impegno solennemente a non confondere mai più coreano, giapponese e cinese.

Promesso.

Farò qualcosa, fosse anche un corso di lingue DeAgostini.

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