Devolviamo all'intolleranza..?
Uno splendido post di outsiders su una tematica davvero importante è lo spunto per questa riflessione, che attinge a piene mani dalle sue parole: resta comunque l'idea che si tratta di un annoso problema e sensibilizzare le persone è davvero fondamentale.
Difatti, puntuale come l'influenza, la scadenza delle tasse e l'acne nella pubertà, è scattata ormai da qualche giorno la solita massiccia e irritante campagna pubblicitiaria della Chiesa Cattolica che invita devolverle l'Otto Per Mille del proprio gettito IRPEF nella dichiarazione dei redditi.
Inutile sottolineare la becera mielosità delle scene strappalacrime che dovrebbero testimoniare quante e quali opere benifiche e miracolose ("ben seimila!") si sono compiute con quei pochi soldi fino ad oggi: inutile, davvero, ricordare le patetiche scene degli orfani africani che ridono in braccia al sacerdote di turno, i bambini che giocano a pallone nel campetto dell'oratorio, le popolazioni colpite dai disastri naturali.... e, per ultimo e quasi in sordina, "il sostentamento dei sacerdoti".
Già, perchè in realtà il denaro così entrato nelle già pingui casse della Chiesa Cattolica non viene affatto impiegato interamente per fini di beneficenza: ai progetti nel Terzo Mondo, per fare un esempio, nel 2005 è andata solo una misera porzione della ricca torta.
Ma siamo uomini di scienza, e quindi guardiamo un po' i numeri del rendiconto del 2005, reperibili sul sito ufficiale della Chiesa Cattolica dedicato all'imponente campagna pubblicitaria sull'8xmille:
Assegnazione totale: 984 mln
Edilizia di culto: 130 mln
Culto e pastorale: 271 mln
Beni culturali: 70 mln
Carità: 115 mln
Terzo mondo: 80 mln
Sacerdoti: 318 mln
Una fortissima percentuale viene quindi impiegata ad esempio per la costruzione di nuove splendide chiese, iniziative varie di indottrinamento, finanziamento dei tribunali ecclesiastici (che sottraggono i presunti preti pedofili alla giustizia ordinaria e annullano i matrimoni dei danarosi sostenitori della famiglia tradizionale).
Ma c'è un risvolto ancora pià grave: il meccanismo truffaldino della legge che regola l'8xmille fa sì che l'8xmille della tasse pagate da chiunque, anche da chi non compie alcuna esplicita scelta, viene diviso tra tutti i possibili destinatari secondo la proporzione decisa dalla minoranza che fatto una scelta esplicita, invece che rimanere nelle casse dello Stato.
Mi unisco quindi anche io all'appello di tanti altri: accanto alle manifestazioni simboliche e al sostegno di proposte di legge volte a modificare questo meccanismo di finanziamento, la migliore protesta contro le campagne di odio della Chiesa Cattolica e il miglior sostegno alla battaglia per la laicità dello Stato contro l'integralismo cattolico stanno nell'attuare e pubblicizzare una scelta consapevole sul proprio modulo Unico, 730 o CUD.
Una scelta che colpisca le gerarchie cattoliche laddove sono più sensibili: nelle loro casse.
E poi ci chiediamo perchè andiamo a fare il dottorato all'estero: di certo alla ricerca scientifica e all'università non è possibile devolvere nessun permille del proprio IRPEF.
2 commenti:
come direbbe un tipo a noi noto..."è scandaloso!"
In realtà avevo sentito dire si potesse esplicitamente decidere di devolvere l'otto per mille alla ricerca scientifica.
Penso sia solo una possibilità esistente ma poco pubblicizzata a fronte delle continue campagne a favore del finanziamento alla Chiesa cattolica.
Che poi, proprio da queste campagne pubblicitarie dovremmo capire che gli interessi in gioco sono alti o non spenderebbero soldi per chiedere altri soldi...
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