Nouvelle cuisine.
Tra le cose che ho lasciato quando sono andato via e che ho ritrovato qui a Cambridge c'è anche il mio fantastico coinquilino indiano, di cui per altro non riesco mai a comprendere il nome.
Infatti, come è tipico delle residenze universitarie inglesi, condivido la cucina e il bagno con altri studenti e, tra i tanti, il più pittoresco è proprio lui.
Specialmente perchè ammorba la nostra cucina con un odore fortissimo di spezie, su tutte il curry, sin dal mattino, quando prepara la sua colazione a base di riso e verdure stufate.
Ma non è solo questo, il punto.
In realtà, ho scoperto che la cucina indiana, o piuttosto la personalissima versione del mio amico, prevede anche la frittura di alimenti piuttosto strani.
Quasi come certe leccornie scozzesi.
Infatti, il mio amico ieri ha preso delle uova sode, le ha sbucciate, ha preso un pentolino, l'ha riempito di olio di dubbia origine e ha fritto in immersione le suddette uova per diversi minuti.
Finchè non sono diventate nere.
E poi, con un sorriso, ha detto "Wanna try one?".
Sipario.
6 commenti:
mah.. se avessi coraggio prima mi imbottirei di ANTRA.. o di Mepral (gastroprotettori) :D
Ma "sipario" equivale a dire che l'hai mandato a quel paese?
O -peggio- che hai accettato, hai mangiato l'uovo e ti sei risvegliato (miracolosamente illeso) solo poco fa? :P
No, solamente che me ne sono andato in preda allo sconforto...
Cioè non l'hai mangiato!?!??!
Ovvio, non l'ho mangiato!!
Posta un commento