Arrivederci, Catania.
E così, si chiude un altro, piccolo, capitolo della mia vita.
Dopo essere passato indenne attraverso gli esami di abilitazione alla professione di ingegnere, un'esperienza che è stata più fastidiosa che difficile, ecco che finalmente posso abbandonare l'università italiana.
Difatti, più che il momento della laurea, è adesso che posso dire di non avere più nulla a che fare con un mondo in cui ho passato più di 5 anni della mia vita. E questi mesi in attesa dell'abilitazione, passati in parte sempre a Catania, hanno prolungato questa mia esperienza.
Adesso, è proprio finito tutto: stasera riparto per Cambridge, in cui cercherò di iniziare un nuovo capitolo con rinnovato slancio e impegno duraturo. In questo momento guardo al futuro, a cosa potrà accadere e a cosa vorrei nella mia vita.
Ma è con infinita nostalgia che ripenso a questi anni passati a Catania, a tutte le persone che vi ho incontrato, ai luoghi che mi hanno accolto e che, con alterne fortune, sono stati piacevoli o terribili. Agli anni fatti di impegni universitari, esami, studio, progetti e sacrifici, più o meno grossi. Alle piacevolissime serate in compagnia, al maggio catanese che regala un clima così piacevole da invogliare a vivere in maniera potente e veloce.
Ma soprattutto, a splendidi momenti insieme: che però, fortunatamente, non sono legati alla città di Catania quanto piuttosto alla mia personalissima vita. E che quindi, con un po' di pazienza, continueranno ad allietare il mio futuro.
E adesso, una nuova avventura.
1 commenti:
In bocca al lupo per il futuro.
Credo sia una fase che stiamo attraversando tutti, quindi non aggiungo altro (ci capiamo in pieno, a livello di sensazioni).
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