L'ora del tè.
Il mio coinquilino indiano non finisce mai di stupirmi.
Ormai ci incontriamo sempre più spesso nella nostra minuscola cucina, che può contenere al massimo due persone contemporaneamente. Ovviamente solo se una delle due è di origine indiana.
Questo pomeriggio l'ho incontrato due volte in cucina, intento ad armeggiare con una pentola e dell'acqua dentro. Da uno scarno dialogo ho compreso che preparava del tè, ottimo per il suo mal di gola.
Per nulla intenerito, non ho pensato più agli incontri fino all'ora di cena: infatti, mentre arrivo in cucina affamato e ben disposto verso le arti culinarie, lo ritrovo lì.
Da un dialogo un po' meno scarno capisco che deve solo fare di nuovo il tè e che in 5 minuti finisce tutto. A metà tra il curioso e il rassegnato, mi accingo a cucinare accanto a lui.
E mentre io sapientemente scotto sulla griglia una maestosa Irish rumpsteak (rigorosamente "matured on the bone"), il simpatico indiano inizia a decantarmi le lodi del suo ottimo tè, porgendomi un sacco da circa 28 kg in cui è presente una profumata polverina marrone, molto sottile. A suo dire una vera leccornia indiana.
E così, mi spiega per bene come si fa un vero tè indiano, il tè che, cito testualmente, "il 90% delle persone in India beve almeno 2-3 volte al giorno".
Ingredienti per 1 persona
- Un sacco di tè indiano marrone finissimo
- Latte intero
- Una radice di zenzero
- Zucchero
Prendete una tazza di acqua del rubinetto e mettetela a bollire in un pentolino e nel frattempo riscaldate mezza tazza di latte nel microonde. Prendete una radice di zenzero e sbattetela ripetutamente su un tagliere, poi affettatela finemente e gettate le fettine nell'acqua bollente insieme ad un cucchiaio di tè preso dal sacco. Aggiungete adesso il latte caldo e 2 cucchiai colmi di zucchero e lasciate bollire per 2-3 minuti, fino alla comparsa di una corposa schiuma rosata.
Filtrate il composto e versate il liquido in una tazza, aggiungendo qualche fettina di zenzero per dare sapore speziato.
Dovrei riuscire ad aggiungerlo su Facebook, se solo riuscissi a capire come traslitterare il suo nome dall'indiano. E pensare che oggi mi ha perfino raccontato la tristissima origine del suo nome.
Ma questa è un'altra storia.