mercoledì 27 agosto 2008

Il giovane Tommy.

A Cambridge si gira in bicicletta, sia perchè la cittadina è piccola sia per l'evidente natura pianeggiante del terreno. Quindi acquistare una bici e inforcarla immediatamente non dovrebbe essere difficile. O forse no.

Noi siamo in due e ci hanno già prestato una bici, ma ovviamente ne serve un'altra. Stamattina quindi si esce per acquistare un'altra bici, preferibilmente con cambio Shimano, di buona qualità e di prezzo inferiore alle 100 sterline.

Il negozio sotto casa, piccolo e ben fornito, sembra proprio perfetto: già ieri c'era una succulenta offerta su una bici molto buona, prezzo originale 169 e adesso soltanto 99 sterline. Chiediamo quindi al negoziante, cercando di restare sul vago, se ha qualcosa di buono da portare via con cento sterline. Lui nicchia e ci confessa che per quel prezzo, non c'è nulla.

E iniziamo così con la prima sorpresa: a causa di un'errata lettura del cartellino, abbiamo interpretato malissimo il vero prezzo, che è di 169 VIRGOLA 99. Mestizia.

Con la nostra unica bici da spingere a mano, ci dirigiamo verso la prossima tappa: Halfords, un grande centro commerciale in centro specializzato in biciclette e prodotti affini. Soltanto 10 minuti a piedi e arriviamo di fronte...per vedere che proprio oggi il negozio chiude e si trasferisce in una nuova sede. Che, nemmeno a dirlo, si trova nella zona industriale della città, quindi a circa 40 minuti a piedi dal centro. Mestizia ulteriore.

La missione deve ormai essere compiuta a tutti i costi, quindi ci sobbarchiamo la camminata, arrivando alla nuova e scintillante sede Halfords. Qui troviamo ottime bici a prezzi buoni, così ne scegliamo una che ha il prezzo scontato da 120 a 80 sterline e ci rivolgiamo al giovane commesso Tommy per acquistarla e portarcela via, pronta per la strada. Ma il giovane Tommy ci disillude, perchè ci confessa che le bici sono da assemblare e la nostra sarà pronta nel weekend. Mestizia incredibile.

Qualunque inglese si sarebbe rassegnato e avrebbe desistito, ma un buon italiano sa che nulla è impossibile, basta conoscere le persone giuste e oliare certi meccanismi sociali. Dopo aver scartato l'idea di pagare una tangente al giovane Tommy, ci rivolgiamo quindi al capo del reparto, che ci dice che la bici possiamo ottenerla subito a patto che la montiamo da soli. Per nulla domi e molto incoscienti, accettiamo la proposta, sicuri che, in un modo o nell'altro, finiremo per montare quella bici. Ma, ed è questo il momento più bello della giornata, non appena il giovane Tommy ritorna con la nostra bici ci confessa che, in fin dei conti, visto che deve già montarne una simile, può montare la bici per noi.

Grazie, giovane Tommy.

Abbiamo finalmente la nostra bici.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vergogna. Un vero italiano, anzi siciliano, dopo la prima difficoltà avrebbe risolto subito. Bastava rubarne una bella e già montata.

4nT0 ha detto...

Ahahah. Racconto molto divertente! :D

Franziska ha detto...

Pazzesco! Tutto questo giro assurdo per una bici??!!

Spero comunque che la fatica sarà ricompensata...divertiti!

maelstrom ha detto...

@Mushin: devo dire che ci avevamo pensato, ma eravamo così fuori forma che persino inforcando le bici ci avrebbero ripreso subito :)

@4nt0: ti assicuro che finchè non abbiamo avuto la bici avevamo poca voglia di scherzare...dopo però c'è tornata!

@franziska: che fatica, hai proprio ragione! ma adesso è molto bello girare in bici per cambridge!